La Commissione Bilancio del Senato ha approvato la manovra di bilancio con tagli significativi alle pensioni. Il testo arriva in Aula lunedì con due settimane di ritardo, rischiando l'approvazione finale alla Camera a poche ore dall'esercizio provvisorio. La Commissione ha eliminato la possibilità di anticipo pensionistico tramite fondi complementari e aumentato i tagli per lavoratori precoci e usuranti.
Le modifiche al sistema pensionistico sono estese. La manovra cancella Quota 103 e Opzione donna, innalza progressivamente l'età pensionabile dal 2027 e introduce un meccanismo di adesione automatica alla previdenza complementare per i neoassunti, con possibilità di rinuncia entro 60 giorni. La manovra taglia il fondo per i lavoratori usuranti di 40 milioni di euro annui dal 2033, scendendo da 233 a 194 milioni di euro.
La critica del PD
Il capogruppo del Partito Democratico Francesco Boccia ha denunciato la gestione della manovra. «Già nel testo base erano previsti l'innalzamento dell'età pensionabile e la cancellazione di Opzione donna», ha dichiarato all'AGI. «Nel corso dell'esame in Commissione si sono aggiunti il taglio delle risorse per la previdenza dei lavoratori usuranti, la riduzione del fondo per i lavoratori precoci e l'introduzione di un meccanismo di adesione obbligatoria alla previdenza complementare per i neoassunti e per chi cambia lavoro», ha aggiunto.
Boccia ha definito le scelte «[...] scelte politiche consapevoli, che fanno pagare l'aggiustamento dei conti a lavoratrici, lavoratori e pensionati». Ha concluso: «[...] Il governo ha 'aggiustato' la manovra colpendo le pensioni degli italiani. [...] Un pasticcio, corretto all'ultimo momento e pagato, ancora una volta, da chi lavora e da chi va in pensione.»
Scontro sul condono
Il governo ha aperto un nuovo fronte di conflitto con la riproposta di un emendamento sul condono del 2003. L'opposizione ha minacciato ostruzionismo immediato. Il senatore del PD Antonio Nicita ha dichiarato: «O si ritira, o cambiano gli esiti della legge di bilancio.» Il capogruppo M5S Stefano Patuanelli ha avvertito: «È inaccettabile, è un tema che non si può inserire in legge di bilancio il 20 dicembre alle 17.16, le conseguenze sono che se questa cosa non viene tolta dal tavolo restiamo qui stiamo qui giorno e notte.»
Raffaella Paita di Italia Viva ha definito la manovra «È una forzatura inaccettabile», mentre Tino Magni di Alleanza Verdi e Sinistra ha chiesto senza mezzi termini: «O lo tolgono o lo tolgono.»
Altre misure approvate
L'emendamento governativo ha stanziato 1,3 miliardi di euro per il credito d'imposta Transizione 4.0 e fino a 532,64 milioni per la Zona economica speciale (Zes) unica.
La manovra riduce il fondo per i farmaci innovativi da 1,3 miliardi a 1,16 miliardi di euro annui dal 2026.
Il Ponte sullo Stretto di Messina riceve un rifinanziamento di 780 milioni di euro, distribuiti tra 2032 e 2033.
I ministri Marina Calderone e Claudio Durigon hanno annunciato l'estensione ai contratti rinnovati nel 2024 dei benefici della tassazione agevolata al 5% sugli incrementi retributivi dal 1° gennaio 2026. La manovra estende la platea dei beneficiari dai redditi fino a 28mila euro a quelli fino a 33mila euro.
Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).

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