Nigeria: rapitori chiedono riscatto per 3 seminaristi

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I rapitori dei tre giovani seminaristi nigeriani hanno contattato la Diocesi di Auchi chiedendo un riscatto per la loro liberazione. Lo ha confermato il vescovo Gabriel Ghieakhomo Dunia all'Agenzia Fides, precisando che le trattative sono ancora in corso.

I tre seminaristi sono stati rapiti durante un attacco armato al Seminario diocesano minore "Immacolata Concezione" di Ivhianokpodi, nello Stato di Edo, in Nigeria. Durante l'assalto è rimasto ucciso un agente di sicurezza della struttura.

Trattative in corso per la liberazione

"I seminaristi sono ancora nelle mani dei loro rapitori che nelle scorse ore hanno preso contatto con la diocesi di Auchi, chiedendo un riscatto", ha spiegato il vescovo Dunia. Le autorità locali stanno collaborando per risolvere la situazione.

Il governo statale e le forze di sicurezza locali stanno lavorando per trovare i rapitori e ottenere la liberazione dei giovani. Tuttavia, secondo il vescovo, finora gli sforzi non hanno portato al successo sperato.

Altri seminaristi trasferiti in sicurezza

Gli altri seminaristi presenti nella struttura al momento dell'attacco sono stati trasferiti in una località più sicura. Il vescovo Dunia ha rassicurato sulle loro condizioni, spiegando che stanno sostenendo con tranquillità gli esami di fine anno accademico.

Il Seminario di Ivhianokpodi era già stato teatro di un altro grave episodio il 27 ottobre 2024. In quell'occasione una banda di uomini armati aveva rapito il rettore, padre Thomas Oyode, che si era offerto come ostaggio al posto di due giovani seminaristi.

Precedente rapimento risolto dopo 11 giorni

Padre Oyode era stato condotto nella boscaglia e liberato dopo 11 giorni di prigionia. L'episodio aveva già messo in evidenza la vulnerabilità della struttura religiosa agli attacchi di gruppi criminali.

L'attuale situazione conferma le difficoltà di sicurezza che affrontano le istituzioni religiose in alcune aree della Nigeria, dove i rapimenti a scopo di estorsione sono diventati sempre più frequenti.

Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.

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