Da oggi e per dieci giorni, i rappresentanti di 180 paesi si riuniscono a Ginevra sotto l'egida dell'Onu per il vertice mondiale contro l'inquinamento da plastica. L'obiettivo è redigere il primo trattato globale vincolante per ridurre questa piaga per la salute umana e del pianeta.
Le trattative si preannunciano molto complesse, dopo il fallimento dei colloqui di Busan, in Corea del Sud, alla fine del 2024. La situazione è resa ancora più difficile dalle crescenti tensioni geopolitiche e commerciali tra molte potenze mondiali.
Trattato vincolante in discussione
Il testo di questo trattato "legalmente vincolante" per gli Stati "non arriverà automaticamente", ha avvertito il diplomatico che presiede i dibattiti, l'ecuadoriano Luis Vayas Valdivieso. Ieri ha accolto a Ginevra i rappresentanti di oltre 600 organizzazioni non governative.
Il vertice in Svizzera rappresenta una sessione aggiuntiva di negoziati intergovernativi, denominata INC5-2. È stata aggiunta dopo il fallimento dei colloqui in Corea del Sud, quando un gruppo di paesi produttori di petrolio ha bloccato qualsiasi progresso.
Diplomazia intensa dopo Busan
"C'è stata molta diplomazia da Busan. La maggior parte dei Paesi con cui ho parlato ha dichiarato di voler venire a Ginevra per trovare un accordo", ha dichiarato Inger Andersen, direttrice esecutiva del Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (Unep). L'organizzazione coordina i dibattiti del summit.
"Sarà tutto facile? No. Sarà tutto semplice? No. C'è complessità? Sì", ha aggiunto la diplomatica danese, esperta in complesse negoziazioni ambientali. Ha però espresso tutta la sua "determinazione" a raggiungere un accordo, affermando: "Esiste una via per un trattato? Assolutamente sì".
Accesso garantito alle Ong
"Abbiamo imparato lezioni" da Busan, ha aggiunto Valdivieso. Ha assicurato che le organizzazioni non governative e la società civile avranno accesso ai gruppi di contatto dove vengono negoziati i punti più difficili del testo.
I nodi più complessi riguardano le sostanze chimiche da vietare e i limiti alla produzione di plastica. Il trattato è in discussione già da tre anni e rappresenta un tentativo cruciale per affrontare l'emergenza ambientale globale.
Fonte AGI (www.agi.it)
Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.