Gaza: UE e 25 Paesi chiedono fine immediata della guerra

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La situazione umanitaria a Gaza ha raggiunto livelli drammatici, con la fame che attanaglia gli abitanti e i bombardamenti che non lasciano scampo. Le truppe israeliane hanno ora preso di mira anche Deir al-Balah, un'area al centro della Striscia finora risparmiata dalle evacuazioni.

Questa zona era diventata il rifugio di strutture civili, sfollati e organizzazioni umanitarie. Le condizioni di vita nell'enclave palestinese sono peggiorate a tal punto da spingere l'Unione Europea e i ministri degli Esteri di 25 Paesi, compresa l'Italia, a intervenire.

Appello urgente dall'Europa

I rappresentanti europei hanno diffuso una nota congiunta con "un messaggio semplice e urgente: la guerra a Gaza deve finire ora". L'iniziativa coinvolge 25 Paesi membri dell'Ue, tutti uniti nel chiedere la fine immediata del conflitto.

"La sofferenza dei civili a Gaza ha raggiunto livelli insostenibili", hanno sottolineato i firmatari della dichiarazione. Il documento rappresenta una presa di posizione forte e coordinata della diplomazia europea.

Critiche al sistema israeliano

I ministri degli Esteri hanno condannato duramente "il modello adottato dal governo israeliano per la distribuzione degli aiuti", definendolo "pericoloso". Secondo la nota congiunta, questo sistema "alimenta l'instabilità e priva i cittadini di Gaza della loro dignità umana".

La critica europea si concentra quindi non solo sulla guerra in corso, ma anche sulle modalità con cui vengono gestiti gli aiuti umanitari alla popolazione civile palestinese.

Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.

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