Burkina Faso sospende Radio Omega per aver detto "giunta"

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Giornalisti protestano contro la censura dei media a Ouagadougou, Burkina Faso, mostrando cartelli che chiedono libertà di stampa e si oppongono alle interferenze governative. (Photo credit should read AHMED OUOBA/AFP via Getty Images) Getty Images

Le autorità militari del Burkina Faso hanno sospeso per tre mesi Radio Omega, una delle emittenti più ascoltate del Sahel. La radio è stata punita per aver definito le autorità burkinabé una "giunta" durante una trasmissione.

L'Alto Consiglio per la Comunicazione (Csc) del Burkina Faso ha annunciato la sospensione della licenza di trasmissione. Durante questo periodo, Radio Omega non potrà trasmettere programmi radiofonici né pubblicare contenuti sul proprio sito web e sui canali digitali.

Critiche per "commenti malevoli"

L'autorità di regolamentazione dei media ha dichiarato di aver "osservato carenze il 30 luglio" in un rapporto pubblicato sulla pagina Facebook della stazione radio. Il contenuto includeva "commenti malevoli e scortesi nei confronti delle autorità burkinabé".

L'articolo incriminato riguardava una manifestazione a Ouagadougou in omaggio a un influencer burkinabé morto in detenzione ad Abidjan. Nel testo, la stazione radio aveva scritto che "la Costa d'Avorio è regolarmente accusata dalla giunta burkinabé di ospitare oppositori e fomentare complotti".

Espressione considerata offensiva

Il Csc ha ritenuto che l'espressione "giunta burkinabé" fosse "inappropriata per riferirsi alle autorità burkinabé" e di "natura peggiorativa e offensiva". Secondo l'autorità, il termine suggerisce "disprezzo nei loro confronti" e "offende gravemente le autorità burkinabé".

Mercoledì, Radio Omega si è scusata con i lettori e ha rimosso le "espressioni inappropriate" dall'articolo. La stazione radio è una filiale del gruppo Omega di proprietà del giornalista ed ex ministro degli Esteri Alpha Barry.

Precedenti sospensioni

Il Csc continua a chiedere "scuse pubbliche" e ha affermato che "Radio Omega dimostra la sua persistente mancanza di rigore nel giornalismo, nonostante una precedente diffida". Nell'agosto 2023, la radio era già stata sospesa per un mese dopo aver trasmesso un'intervista "condita di insulti contro le nuove autorità nigerine".

Da quando il capitano Ibrahim Traore' è salito al potere con un colpo di Stato nel settembre 2022, diverse testate giornalistiche sono state sospese in Burkina Faso. Tra queste figurano i media francesi LCI, RFI e France 24, mentre i corrispondenti di Liberation e Le Monde sono stati espulsi dal Paese.

Repressione dei media

Alcuni giornalisti locali sono stati costretti all'esilio e altri sono stati reclutati con la forza per combattere i gruppi jihadisti. Questi gruppi hanno preso di mira il Burkina Faso negli ultimi dieci anni, contribuendo all'instabilità della regione.

Fonte AGI (www.agi.it)

Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.

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